Quella che segue è una selezione di libri sulla sostenibilità nel fashion ragionata, ma necessariamente parziale. L’invito è a non fermarsi ai titoli suggeriti, ma a fare quanto più spazio possibile nelle tua libreria per esercitare quella straordinaria e inesauribile fonte di sapere che è la curiosità. Tanto più importante per una materia giovane come la sostenibilità e un ambito di applicazione complesso come la moda.
Anche sulla moda sostenibile, registriamo una tendenza amplificata dallo strapotere dei social: dall’assoluta carenza di informazioni, a un esubero nel quale è difficile orientarsi, potendo distinguere le fonti autorevoli dagli esperti sedicenti tali.
La letteratura sulla sostenibilità nel fashion è oggi tanto ricca da consentire addirittura un’organizzazione per filoni. Il filone d’inchiesta contro il fast fashion e l’over produzione della moda è forse il meglio rappresentato, ma non sono da meno quello sui modelli alternativi di consumo come noleggio e second hand o quello più “tecnico” incentrato sulla riduzione degli impatti socio-ambientali della filiera.
Tra i criteri che abbiamo adottato per comporre la nostra selezione di titoli, i più importanti sono la credibilità della firma e l’utilità che ogni libro può mantenere a dispetto dello scorrere del tempo. I ritmi della moda li conosciamo tutti e la moda sostenibile, se possibile, corre ancora più veloce, sotto l’accelerazione del legislatore e delle dinamiche talvolta imprevedibili del mercato. Naturale, dunque, che alcuni testi possano risultare qua e là un po’ datati… Ciò che a noi interessa, però, sono i principi di base e il contributo che il lettore può trarne per modificare progressivamente le sue abitudini di consumo e spingere anche le aziende a crescere sostenibili.
Rita Dalla Rosa
Vestiti che fanno male a chi li indossa a chi li produce
Terre di mezzo, 2011
Vestiti che fanno male è un libro inchiesta che esplora il legame tra gli indumenti che indossiamo e i problemi che possono causare alla salute dell’uomo. Attraverso una ricerca approfondita e testimonianze dirette, l’autrice mette in evidenza gli effetti sulla salute di coloranti, candeggianti, ammorbidenti… utilizzati nei diversi cicli produttivi, con un occhio attento non solo ai consumatori finali ma anche ai lavoratori del settore.
Kate Fletcher
Sustainable Fashion and Textiles
Earthscan from Routledge, 2014
Sustainable Fashion and Textiles è un testo universitario che offre un approfondimento completo sul tema dei tessuti e della moda sostenibile. L’edizione più recente è di dieci anni fa, ma la sua lettura resta utilissima non solo in ambito accademico, ma anche per chi lavora nel settore della moda e vuole capire meglio le logiche e le buone pratiche della produzione sostenibile. Fra i temi affrontati dall’autrice anche attraverso casi studi ed esempi concreti, la produzione di tessuti, i processi di lavorazione e il design eco-friendly.
Clare Press
Wardrobe crisis: How We Went from Sunday Best to Fast Fashion
Skyhorse Pub Co Inc, 2018
Non è un libro di inchiesta in senso stretto, ma incoraggia riflessioni importanti come i buoni libri d’inchiesta dovrebbero fare. Quella, per esempio, sulla difficoltà di risalire a chi ha materialmente realizzato i nostri vestiti e sul pretesto che ne facciamo per evitare di porci domande troppo scomode. La giornalista e podcaster Clare Press prova a smontare il meccanismo raccontando delle fabbriche dove viene prodotto il grosso degli abiti che indossiamo e di come sia cambiato il nostro approccio al consumo, dall’abito buono della domenica all’avvento del fast fashion.
Elizabeth L. Cline
Siete pazzi a indossarlo! Perché la moda a basso costo avvelena noi e il pianeta
Piemme, 2018
Una bella indagine realizzata dalla giornalista americana Elizabeth L. Cline sull’impatto che l’industria dell’abbigliamento produce su ambiente e persone. Dalla Cina al Bangladesh, all’Italia, Cline ricostruisce gli ingranaggi di un sistema con effetti documentati sulla nostra salute, sull’ambiente, sull’economia… E anche sulla nostra anima, visti i livelli di stress, insoddisfazione e perdita di stile causati dalla rincorsa agli acquisti.
Dana Thomas
Fashionopolis: The Price of Fast Fashion and the Future of Clothes
Penguin Press, 2019
In Fashionopolis. Il prezzo del fast fashion e il futuro dell’abbigliamento, Dana Thomas esamina il ruolo sociale della moda, interrogandosi sulle soluzioni per contrastare l’acquisto compulsivo incoraggiato dal fast fashion. La scrittrice del New York Times analizza i modelli di produzione a basso costo e i connessi costi ambientali e sociali, ma anche le tecnologie e le innovazioni che potrebbero aiutare l’industria della moda a migliorarsi in senso più sostenibile. Lettura irrinunciabile, anche se dall’anno di uscita tanto è cambiato e in alcuni passaggi si nota.
Francesca Romana Rinaldi
Fashion industry 2030. Reshaping the future through sustainability and responsible innovation
Bocconi University Press, 2019
Francesca Romana Rinaldi guarda al 2030 per delineare il percorso di trasformazione a cui l’industria della moda è chiamata senza ulteriori indugi. Un percorso che è fatto di molte sfide – dalla riduzione delle emissioni di carbonio all’adozione di energie rinnovabili, all’eliminazione della plastica monouso – e di altrettante opportunità. Il libro non si limita a offrire una visione globale, ma propone esempi concreti di riferimento tratti dal panorama italiano.
Luisa Ciuni e Marina Spadafora
La Rivoluzione Comincia dal tuo Armadio. Tutto quello che dovreste sapere sulla moda sostenibile
Solferino, 2020
Per Luisa Ciuni e Marina Spadafora, anche quello che scegliamo di indossare è un atto politico. Dalla lettura delle etichette di sostenibilità alle produzioni etiche, dal ruolo dei consumatori come acceleratori del cambiamento alle innovazioni tecnologiche per una maggiore trasparenza nel settore, le due autrici confezionano una guida pratica e motivante per chiunque sia interessato a fare la differenza attraverso le proprie scelte di acquisto.
Orsola de Castro
I vestiti che ami vivono a lungo. Riparare, riadattare e rindossare i tuoi abiti è una scelta rivoluzionaria
Corbaccio, 2021
Orsola de Castro ci parla di moda, di estetica, di taglia-e-cuci e corretta manutenzione dei capi, del piacere di vestirci costruendo al contempo una nostra identità. Ma il suo è anche un libro di testimonianza, scritto dopo aver lavorato per anni nel fashion system potendo conoscerne da vicino le contraddizioni e gli sprechi. Riparare e riadattare i nostri abiti, per l’autrice, non è solo un atto di resistenza contro la cultura dell’usa e getta, ma anche un comportamento che può avere impatti significativi sull’industria della moda e sull’ambiente.
Francesca Rulli
Fashionisti consapevoli. Vademecum della moda sostenibile
Flaccovio Editore, 2022
Cosa significa “moda sostenibile”? Come distinguere i brand e le iniziative credibilmente virtuose senza cadere nella trappola del greenwashing? Forte della sua esperienza sul campo a supporto delle aziende, Francesca Rulli accompagna il lettore dietro le quinte di una filiera produttiva lunga e articolata, descrivendo limiti e vantaggi dei processi e dei materiali più diffusi per aiutarlo a conoscere meglio i capi che indossa, interpretarne il prezzo, valutarne il ciclo di vita e fare acquisti più responsabili, premiando le aziende con performance sociali e ambientali migliori.
Tansy E. Hoskins
Foot Work: What Your Shoes Tell You About Globalisation
Orion Publishing Co., 2022
E le scarpe? In questo libro appassionatamente argomentato, Tansy E. Hoskins ci apre gli occhi sulle logiche produttive delle calzature, portandoci nel cuore di un’industria accusata, in tanti casi, di sfruttare i lavoratori e ingannare i consumatori. In certi passaggi è un po’ ridondante, ma la chiarezza della scrittura ha certamente il merito di avvicinare al tema un pubblico di lettori ampio ed eterogeo incoraggiandoli a farsi qualche domanda in più.
Maxine Bédat
ll lato oscuro della moda. Viaggio negli abusi ambientali (e non solo) del fast fashion
Post Editori, 2022
Il lato oscuro della moda è un’esplorazione attenta delle logiche normalmente insostenibili della moda globale che ha per protagonista un paio di jeans. Maxine Bédat ne segue il viaggio dalla coltivazione di cotone fino al suo smaltimento in discarica, evidenziando tutte le criticità e gli impatti dei processi che servono a produrli. Un invito intelligente a rivedere certe idee tanto comuni quanto grossolane per cui “chi meno paga, più risparmia”, ma anche “maggiore il prezzo, maggiore il valore”.
Roberta Radaelli
Italy & Moda. Creatività, bellezza, sostenibilità
Koinè Nuove Edizioni, 2024
Il saggio è una ricerca sul campo realizzata attraverso analisi e interviste ai protagonisti della filiera del tessile e moda. Un mondo associato da sempre all’effimero, ma protagonista di una stagione “complicata” dalla sostenibilità nella migliore accezione del termine. Roberta Radaelli indaga questa complicazione concentrandosi su aspetti relativamente nuovi come il ruolo attivo dei consumatori – “consum-attori”, li definisce l’autrice – e la corresponsabilità etica di chi produce e chi consuma.