L’Advisory Board 4sustainability ha chiuso con soddisfazione il suo primo anno di lavoro. L’ultima riunione del 2022 è servita anche a fare il punto sulle attività svolte fino a qui e ad impostare gli obiettivi di una nuova stagione all’insegna della crescita. Su tutti i fronti.
L’Advisory Board 4sustainability è una task force a supporto della metodologia 4sustainability, un laboratorio di idee per accompagnare l’evoluzione del framework catturando il valore implicito nella collaborazione fra gli stakeholder del fashion & luxury.
Al di là delle sue funzioni dichiarate di ascolto e confronto, ha obiettivi anche più ambiziosi, amplificati dalla centralità crescente della sostenibilità – e di una produzione moda sostenibile, in particolare – nelle agende di tutti gli attori del sistema. L’esplosione della tematica, infatti, ha gravato la filiera di richieste da parte dei brand sempre più pressanti e, ahimè, disomogenee. Con tutte le difficoltà di risposta che questo genera ad aziende già alle prese con i rincari di energia e materie prime.
Unità di visione e tecnologia per cambiare davvero
Un sistema che funziona ha bisogno di un linguaggio comune, di metodi e obiettivi condivisi! Mercato, legislatore, opinione pubblica… tutto spinge verso questo approccio assolutamente necessario, se vogliamo presidiare gli aspetti-chiave della misurazione delle performance per la riduzione d’impatto. È la sfida che i brand devono affrontare riconoscendo il ruolo decisivo che svolge in questo senso la filiera e accettandone la complicità.
L’Advisory Board 4sustainability si è occupato anche di output e cioè delle attività altrettanto essenziali di rendicontazione, dei dati da agganciare al prodotto, di strumenti di comunicazione… E di come la tecnologia possa supportare la raccolta, la gestione e la condivisione efficiente delle informazioni qualitative e quantitative su cui si fonda la credibilità del cambiamento.
Il framework 4sustainability, naturalmente, ha occupato estesamente il lavoro del Board. Obiettivo ultimo, lo sviluppo e la crescita del sistema in termini di accessibilità, efficacia e autorevolezza. Nel 2022, si sono revisionate le metriche dei pillar e il loro allineamento alle iniziative, alle metodologie e alle linee guida globalmente più accreditate: ZDHC per la chimica, Textile Exchange per i materiali, GHG Protocol per il calcolo dell’impronta idrica (Water Footprint) e di carbonio (Carbon Footprint), ecc. Unico pillar le cui metriche sono ancora in fase di test è CYCLE, ma l’impegno del Board è arrivare alla costruzione di un indice di circolarità già nei primi mesi del 2023.
Dall’ambizione al progetto
“È stato un anno fondamentale per l’evoluzione di 4sustainability”, sottolinea Francesca Rulli. “Il confronto continuo del team con i membri permanenti del Board e con i membri ospiti chiamati a rappresentare in alcune riunioni le istanze di brand, organizzazioni internazionali, piattaforme di e-commerce… mi hanno confermato una volta di più l’importanza dello scambio per la crescita. La sensazione è che 4sustainability sia oggi attrezzato per scalare a un livello superiore di riconoscibilità e autorevolezza, che sia entrato in una fase di maturità in cui l’ambizione diventa progetto!” Da Francesca e Giuditta Passini, un grazie speciale agli altri membri effettivi del Board: Successori Reda, Eurojersey, Albini Group, Lanificio dell’Olivo, The ID Factory, Valentina Neri,Alessandro Brun. Grazie anche a Chiara Morelli, Daniele Massetti, Maria Teresa Pisani… e a tutti gli altri ospiti che accetteranno di contribuire anche solo per il tempo di una riunione allo sviluppo del nostro percorso comune”.