Ratti, Girani, Servizi e Seta… La famiglia delle aziende 4sustainability si arricchisce ogni giorno di nuovi nomi! E sono sempre di più anche le imprese che conquistano il livello Excellence su uno o più pillar del framework.

Sai qual è la sezione più vista del sito 4sustainability, Home Page a parte? Le pagine che si contendono ogni mese i primi tre posti in classifica sono diverse, ma la gallery delle Aziende 4s non manca mai. Nel tempo, è diventata un riferimento importante per chi, brand in testa, voglia verificare il livello di autorevolezza del percorso di sostenibilità intrapreso dalle aziende della filiera; per le aziende della filiera, the place you must be per dare evidenza al mercato del proprio impegno concreto per la riduzione degli impatti.

Parlano i numeri: quelli che misurano e comunicano le performance delle aziende che aderiscono al framework e quelli delle visualizzazioni della pagina in cui le aziende sono citate, con l’indicazione dei pillar attivati e del relativo livello di implementazione raggiunto.

Fuori i nomi

Sono tantissime le realtà già censite, al netto di quelle a cui non è stato ancora rilasciato il livello di implementazione del pillar o dei pillar attivati. Impossibile citarle tutte, anche perché se ne aggiungono di nuove ogni giorno. Tra le ultime in ordine di tempo, Ratti, Servizi e Seta, Girani Tessuti, Floridi Group, Bianchi e Nardi, Tessitura Pertile, Tintoria Lariana… C’è chi parte con una sola iniziativa sulla base delle priorità individuate in fase di primo assessment e chi opta subito per una strategia multi pillar, una scelta di campo eloquente anche a livello comunicativo.

Finalmente abbiamo trovato il partner per valorizzare il nostro impegno per la sostenibilità, che ci garantisce anche sulla strada più corretta da prendere”, afferma Alberto Enoch, CEO di Servizi e Seta. “Essere green è un’espressione culturale, uno stile di vita… ma i progetti hanno bisogno di un presidio serio e di una comunicazione all’altezza”.

Anche tra le adesioni della prima e della seconda ora, si moltiplicano le situazioni di chi è partito dal CHEM – primo nucleo del framework – e si ritrova oggi impegnato su più pillar, ben interpretando un approccio alla sostenibilità che per dirsi strutturato dovrebbe comunque arrivare a comprendere tutte le dimensioni rilevanti per l’industria della moda. A quota 5 pillar su 6 citiamo fra gli altri Lanificio dell’Olivo e Botto Giuseppe e la lista si allunga se consideriamo chi è già a quota 3 o 4.

Prestazioni d’eccellenza

E parliamo dei migliori, manifatture e lavorazioni che hanno raggiunto il livello Excellence nella creazione di un sistema di gestione delle sostanze chimiche impiegate in produzione. Sono oltre 20, distribuite in tutti i principali distretti italiani della moda: Successori Reda, Creazioni Digitali, Jersey Mode… E ancora Jackytex, Menchi Tessuti, Lanificio Bigagli, con l’Excellence raggiunto sul CHEM e un notevole Advanced su MATERIALS.

Nessuno si dispiaccia della mancata citazione: anche per noi è diventato difficile rappresentare nella sua completezza la filiera che sceglie 4sustainability per realizzare il suo percorso di cambiamento”, spiega Francesca Rulli. “Ogni relazione stretta o consolidata, oggi progetto portato avanti è un tassello fondamentale nella costruzione di un percorso comune. E questo conta moltissimo, per noi. Perché più la sostenibilità accelera, più le aziende dimostrano di saper cogliere i vantaggi di un sistema unico e strutturato allineato agli standard e alle metodologie globalmente più accreditate, oltre che alle priorità del mercato. Soddisfatti? Di più: orgogliosi”.